Quali sono i cambiamenti che contraddistinguono l’età dell’adolescenza?

Una caratteristica legata allo sviluppo della mente adolescente è il desiderio di novità, soprattutto come spinta alla gratificazione, data dal fatto che, come detto in precedenza, ci sono cambiamenti all’interno dei circuiti cerebrali. Per ricevere gratificazioni il ragazzo può sperimentare comportamenti a rischio poiché minimizza le conseguenze delle sue azioni ed è più attratto dal ricevere una gratificazione immediata. Facciamo un esempio, Marco, ragazzo di 14 anni, un pomeriggio, mentre sta andando al parchetto sotto casa, incontra un amico che gli offre la possibilità di fare un giro con il suo scooter. Nonostante Marco non abbia né casco, né il patentino, sceglie di mettere in atto un comportamento a rischio e di fare un giro sullo scooter. Perché, ci chiederemo, noi, adulti? La curiosità e l’eccitazione provati durante l’esperienza e il conseguente rilascio di dopamina (“neurotrasmettitore della ricompensa”) vince anche sulle paure! Questo vuol dire che tutti gli adolescenti si mettono in pericolo? Dipende, direi, nel senso che, fortunatamente in questa fase evolutiva, si stanno sviluppando anche delle fibre nervose nella parte corticale del cervello, come spiega Siegel, che favoriscono la capacità del ragazzo di pensare prima di agire, quando desidera fare qualcosa.

Un’altra caratteristica che cambia in adolescenza è la socialità, per i ragazzi le relazioni amicali sono di estrema importanza, il gruppo dei pari diviene un riferimento. Un aspetto rischioso è quando però, i teenager, si affidano solamente ai coetanei per le loro scelte e non si appoggiano agli adulti. Un esempio che mi viene in mente riguarda una delusione che il ragazzo può ricevere a scuola. Se il ragazzo non ricerca e/o trova sostegno nel genitore, oltre a sentirsi solo in un momento di difficoltà, non riceve un modello, dal genitore, su come affrontare le delusioni, in questo caso scolastiche. Anche semplici frasi come “ti vedo arrabbiato, ho indovinato?” in cui il genitore fa da specchio al ragazzo o di fronte ad un compito andato male dire semplicemente "mi dispiace" permette al figlio di sentirsi capito e può dare la possibilità di iniziare un dialogo. Dico possibile perché non sempre l'adolescente ha voglia di fare lunghe chiacchierate con i genitori, ma sanno intanto che mamma e papà ci sono e che lui non è invisibile ai loro occhi.

Durante l’adolescenza i ragazzi inoltre esprimono sbalzi d’umore, provano una maggiore intensità nelle loro emozioni e questo da una parte, in modo positivo può dar loro maggiore entusiasmo nel vivere la vita ma dall’altra può amplificare le loro emozioni di tristezza e rabbia per esempio. È anche per questo che le discussioni in casa possono diventare più accese e quello che vive l’adolescente, dal post di Instagram a un voto ricevuto a scuola hanno un valore molto diverso rispetto a quella che diamo noi adulti, è il loro mondo e va rispettato.

Infine altra caratteristica di questo periodo riguarda il suo desiderio di sperimentarsi a questa età: lo fa in modo creativo, attraverso nuove idee e soluzioni grazie anche alle acquisizioni mentali che il ragazzo raggiunge, come il pensiero concettuale e il ragionamento astratto. Questo può comportare anche che gli adolescenti si pongano grandi domande di senso, che portano a disorientamento e ad una sensazione di forte vulnerabilità.

Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che contraddistinguono l’età dell’adolescenza, fase della vita importante per la costruzione dell’identità personale, ricerca e futura definizione dei propri progetti futuri, sperimentazione nelle relazioni affettive, amicali e nella costruzione della propria autostima perciò come adulti possiamo essere i primi tifosi dei nostri ragazzi che si apprestano a giocare la partita più importante per loro, quella della vita!

BIBLIOGRAFIA

Siegel D.J. (2014). La mente adolescente. Milano: Raffaello Cortina Editore.